OSSERVATORIO GIURIDICO-LEGISLATIVO
della Conferenza Episcopale Italiana

Sovraffollamento delle carceri

Il 27 maggio scorso la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la domanda presentata dal Governo italiano per il riesame della sentenza dell’8 gennaio 2013 (Torreggiani e altri c/Italia) sul problema del sovraffollamento carcerario. Pertanto, la sentenza dell’8 gennaio 2013 è divenuta definitiva e l'Italia ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
10 Giugno 2013
Il 27 maggio scorso la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la domanda presentata dal Governo italiano per il riesame della sentenza dell’8 gennaio 2013 (Torreggiani e altri c/Italia) sul problema del sovraffollamento carcerario. Pertanto, la sentenza dell’8 gennaio 2013 è divenuta definitiva e l'Italia ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime. 
Sul tema è intervenuto anche il Ministro della Giustizia in audizione alle Commissioni di Camera e Senato, circa la necessità di “intraprendere un percorso di umanizzazione della vita carceraria, onde rendere effettivo il principio costituzionale della funzione rieducativa della pena”. Sarebbe anche “il caso di prevedere forme alternative di definizione del procedimento penale, condizionate a programmi di trattamento cui sottoporre l’imputato (come per l’istituto della sospensione del processo con messa alla prova)”. Per il Ministro bisognerebbe inoltre andare verso una maggiore depenalizzazione, “attraverso l’introduzione dell’istituto della irrilevanza del fatto e di meccanismi di giustizia riparativa”. Infine, “deve essere completato il piano per l’edilizia carceraria…”.