Il 27 maggio scorso la Grande Camera della Corte europea dei diritti delluomo ha respinto la domanda presentata dal Governo italiano per il riesame della sentenza dell8 gennaio 2013 (Torreggiani e altri c/Italia) sul problema del sovraffollamento carcerario. Pertanto, la sentenza dell8 gennaio 2013 è divenuta definitiva e l'Italia ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
Sul tema è intervenuto anche il Ministro della Giustizia in audizione alle Commissioni di Camera e Senato, circa la necessità di intraprendere un percorso di umanizzazione della vita carceraria, onde rendere effettivo il principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. Sarebbe anche il caso di prevedere forme alternative di definizione del procedimento penale, condizionate a programmi di trattamento cui sottoporre limputato (come per listituto della sospensione del processo con messa alla prova). Per il Ministro bisognerebbe inoltre andare verso una maggiore depenalizzazione, attraverso lintroduzione dellistituto della irrilevanza del fatto e di meccanismi di giustizia riparativa. Infine, deve essere completato il piano per ledilizia carceraria
.