Questo provvedimento si inquadra nellambito delle iniziative volte a dare attuazione allart. 1, comma 16, della legge 107/2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, cosiddetta Buona scuola, la quale prevede che: Il piano triennale dellofferta formativa assicura lattuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado leducazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
. Ciò al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche della violenza di genere (indicate dallart. 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119).
Si segnala che in materia il Ministero dellistruzione sta lavorando alla stesura di linee-guida che saranno utili a monitorare e supportare le scuole nelle azioni previste dal comma 16 dellart 1 della L. 107/2015, anche verificando lattuazione del piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, esclusivamente per la parte di competenza dellistruzione.
Il testo unificato n. 1230 e abb., adottato lo scorso 7 febbraio come testo base per il prosieguo del dibattito, prevede lintegrazione dei curricola scolastici di ogni ordine e grado delleducazione interdisciplinare ai principi di pari opportunità, alleducazione alla parità tra i sessi e al rispetto delle differenze di genere, alleducazione socio-affettiva, alla soluzione non violenta dei conflitti interpersonali, alla prevenzione della violenza e di tutte le discriminazioni e al contrasto dei discorsi di odio, al fine di acquisire non meglio precisate competenze socio-affettive e di genere che coinvolgono le dimensioni cognitiva, dei valori e degli atteggiamenti.
Fumoso e ambiguo appare anche il secondo comma del testo, laddove nellindicare i compiti del Ministero dellistruzione, delluniversità e della ricerca, si precisa che dovrà adottare un decreto e gli ulteriori provvedimenti necessari per includere nelle indicazioni nazionali delle scuole i contenuti e le modalità tematiche delle pari opportunità, dell'educazione alla parità tra i sessi e alle differenze di genere, dell'educazione socio-affettiva, della soluzione non violenta dei conflitti interpersonali, della prevenzione della violenza e di tutte le discriminazioni e del contrasto dei discorsi di odio.
Perplessità suscita poi lart. 3, dove si afferma che il piano per leducazione socio-affettiva e di genere è volto allo sviluppo delle competenze socio-affettive e di genere attraverso la promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali, leliminazione di stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla discriminazione delle persone in base al sesso. Questo piano prevede misure, tempi dedicati e contenuti di carattere interdisciplinare, disciplinare, laboratoriale, curricolare ed extracurriculare rivolti agli alunni e alle alunne, agli studenti e alle studentesse. Si prevedono anche il coinvolgimento delle famiglie e del personale non docente nellattuazione di misure, tempi dedicati e contenuti e la nomina tra i docenti di un referente delleducazione socio-affettiva e di genere, con il compito di promuovere azioni e iniziative mirate al rispetto e allapplicazione nel sistema educativo dei valori delluguaglianza dei diritti tra uomini e donne, in collaborazione con figure e con organismi di parità del territorio preposti alle politiche per le pari opportunità e con le università.