E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (n. 12 del 16/1/2018) la legge 22 dicembre 2017, n. 219, recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, che è entrata in vigore il 31 gennaio.
La normativa non necessita di provvedimenti di attuazione, salvo per quanto riguarda il registro delle DAT. In proposito, la legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2018, n. 205) all’art. 1, commi 418 e 419 ha previsto l’istituzione presso il Ministero della salute di una banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) attraverso le quali ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. A tal fine è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2018. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, sono stabilite le modalità di registrazione delle DAT presso la banca dati.