Autorizzata nella Legge di bilancio 2018 la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2018 .
E’ all'esame della XII Commissione (Igiene e Sanità) del Senato il ddl n. 2801, recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, già approvato dalla Camera dei deputati. L’esame di questo provvedimento è stato iscritto nel calendario dei lavori dell’Assemblea del Senato a partire da martedì 25 luglio.
L’Assemblea della Camera dei deputati ha approvato lo scorso 20 aprile il testo unificato recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, che è stato trasmesso all’altro ramo del Parlamento (Atti Senato n. 2801), dove è attualmente in corso un ciclo di audizioni informali.
L’Assemblea della Camera dei deputati ha iniziato l'esame del testo unificato recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” (n. 1142-A e abb.). Il testo si compone di 6 articoli: art. 1 (Consenso informato), art. 2 (Minori e incapaci), art. 3 (Disposizioni anticipate di trattamento – «DAT»), art. 4 (Pianificazione condivisa delle cure), art. 5 (Norma transitoria), art. 6 (Clausola di invarianza finanziaria).
Lo scorso 16 febbraio la XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei deputati ha concluso l'esame degli emendamenti riferiti al testo unificato, contenente norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari, che è stato trasmesso alle competenti Commissioni in sede consultiva per l'acquisizione dei relativi pareri . L'esame in Assemblea dovrebbe iniziare il 27 febbraio.
E’ iscritta nel calendario dei lavori dell’Assemblea della Camera dei deputati a partire dal 20 febbraio la discussione sulle linee generali del testo unificato (nn. 1142 e abb.) recante “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”.
La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo con sentenza del 24/1/2017 si è pronunciata sul caso Paradiso e Campanelli c. Italia, affermando che non costituisce violazione dell’art. 8 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) della CEDU la decisione delle autorità italiane di allontanare il minore, nato all’estero in seguito a maternità surrogata, dalla coppia che è ricorsa a tale tecnica per il concepimento.
Con sentenza n. 3297 del 20 luglio 2016 il Consiglio di Stato (Sezione Terza) ha respinto il ricorso della regione Lombardia contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che aveva dichiarato illegittime due deliberazioni della Giunta Regionale della Lombardia, nella parte in cui stabilivano di porre a carico degli assistiti il costo delle prestazioni per la fecondazione eterologa.
La XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei deputati ha iniziato l’esame di quindici proposte di legge contenenti norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari . Lo scorso 28 aprile si sono concluse le audizioni svoltesi nell’ambito dell’indagine conoscitiva deliberata in relazione all’esame di queste proposte di legge.
La Corte di cassazione, Sezioni Unite, con sentenza del 22 dicembre 2015, n. 25767 si è pronunciata sulla questione del risarcimento del danno da nascita indesiderata. La questione riguardava due genitori di una bimba affetta da sindrome di Down che avevano chiesto il risarcimento del danno per non aver potuto scegliere consapevolmente, a seguito degli opportuni accertamenti, di interrompere la gravidanza. Le Sezioni Unite hanno negato l’esistenza del cd. “diritto di non nascere”.