Conclusioni dell’Avvocato generale della Corte UE
La I Sezione civile della Corte di cassazione con sentenza n. 14878 del 15 giugno 2017 ha affermato che non è contraria allordine pubblico (internazionale) la trascrizione in Italia dellatto di nascita di un bambino, nato all’estero da due cittadine italiane grazie alla tecnica di fecondazione eterologa.
Sono stati pubblicati sulla Gazz.Uff., Serie generale, n. 22 del 27/1/2017 i tre decreti legislativi (nn. 5, 6 e 7) di attuazione dell’articolo 1, comma 28, lettere a), b) e c), della legge 20 maggio 2016, n. 76, recante “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”.
Il Consiglio di Stato ha reso il parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante “Disposizioni transitorie necessarie per la tenuta dei registri nell'archivio dello stato civile ai sensi dell'articolo 1, comma 34, della legge 20 maggio 2016, n. 76” (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze).
E' stata pubblicata in G.U. n. 118 del 21 maggio 2016, Serie Generale, la Legge 20 maggio 2016 n. 76, contenente norme per la “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”. Il testo continua a suscitare gravi perplessità, in quanto risulta ampiamente confermato il rinvio alla disciplina civilistica prevista per i coniugi e quindi la totale equiparazione giuridica tra matrimonio e unioni omosessuali.
Il Tribunale per i Minorenni di Roma con sentenza del 30 dicembre 2015 ha accolto i ricorsi presentati da due donne conviventi che chiedevano ciascuna l’adozione della figlia dell’altra.
Il 25 febbraio l’Assemblea del Senato ha approvato con 173 voti favorevoli e 71 contrari il maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge n. 2081, contenente norme per la “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Il testo passa all’esame della Camera dei deputati.
Nella seduta del 10 febbraio l’Assemblea del Senato, con 195 voti contrari, 101 voti favorevoli e un astenuto, ha respinto la proposta di non passare all’esame degli articoli del disegno di legge n. 2081, presentata dal senatore Calderoli e altri senatori. La votazione è avvenuta a scrutinio palese, dopo che il Presidente del Senato ha rigettato la richiesta di voto segreto, “per il fatto che la disciplina delle formazioni sociali …trova il proprio fondamento costituzionale nell’articolo 2.”